Sanremo 2022: le pagelle della seconda serata, Elisa infiamma l’Ariston

A parte il pigiama di Sangiovanni, la canzone probabilmente è un po’ triste e la melodia somiglia molto ad un canzonetta. Nel complesso è gradevole.

Arriva a Sanremo con una bella fama, quella del cantautore impegnato, colui che sale su quel palco per differenziarsi da tutti gli altri però il trucco non riesce bene. La canzone forse si, lui no.

Partenza esplosiva, il rock è ritornato a Sanremo. Bello il brano che spinge bene e quel sintetizzatore fa un gran lavoro, abbraccia il brano… tantissimo! Se in un brano rock sbagli l’intonazione fin dal primo momento si nota e qui si è notato tantissimo. Bello l’omaggio a Stefano D’Orazio dei Pooh.

5

Che bella Emma, affascinante, spacco vertiginoso insomma una vera e propria pantera. Piccola sbavatura poco dopo l’inizio del brano, recupera subito dopo e porta a bordo un’esibizione emozionante e i suoi occhi non hanno mentito.

7

Il titolo della canzone si rispecchia nel suo lavoro da tiktoker ma copia molto lo stile di cantanti come Mahmood di un paio di anni fa. Attendiamo le prossime serate.

5

Iva esplosiva, voce impeccabile, graffiante e brano che infiamma l’ariston anche grazie ai giochi di luce rosso fuoco. Brano emozionante che trabocca d’amore però, ricorda molto “Quando l’amore diventa poesia” di Massimo Ranieri. Sorprende la voce, giovani cantanti ascoltate bene Iva Zanicchi, altro che autotune!

7,5

Danatella Rettore entra, urla, outfit che ricorda Crudelia Demon e eclissa quasi Ditonellapiaga. Il duo però funziona bene, il brano pure, fa ballare, piace e quindi già ha funzionato così, ci penseranno le radio a fare il resto.

7

Eterea, quasi una dea dell’Olimpio, Elisa incanta tutti e affascina con il suo brano che fa capire quanto lavoro e impegno c’è dietro. Sorpassa anche Mahomood e Blanco nella serata di ieri sera, però bisogna dirlo… Elisa è di un altro livello.

A Sanremo la canzone d’amore non manca mai, Fabrizio moro non è nuovo a un bel brano quasi melodrammatico come quello che ha portato all’Ariston. Andrà bene a San valentino e nelle auto degli innamorati.

Giovane, voglioso di mangiarsi il palco ma ci sono tane cose che non vanno. Dall’intonazione, lasciamo perdere, al fatto che sembrava stesse cantando con gli amici al karaoke, senza contare il fatto della dizione: inesistente e con una pronuncia quasi impossibile da comprendere!

Voce in perfetta forma per Filippo che ha tenuto tutti incollati allo schermo dal primo minuto fino all’ultimo con la sua canzone dal gusto indiano ma anche epico. Al posto della camicia ha il centrino della nonna però in comoenso ha una bella voce.

Dell’esibizione di Aka 7even la cosa più bella è stato il saluto finale alla “Zia Mara”. Ci vendiamo nelle prossime serate.

Atmosfera un po’ dark , lui all’inizio sembra una statua di sale ma ci pensa lei a farlo sciogliere. Sembrano i Coma Cose dello scorso anno, bel pezzo, testo interessante, manca qualcosa però vedremo cosa succederà nelle prossime sere.

5,5